Se si dice a una persona moderna che un tempo indossare la biancheria intima era considerato qualcosa di vergognoso e disdicevole, si rimane sorpresi. Un tempo era ridicolizzato persino nelle opere letterarie. E si parlava solo di biancheria intima, magliette e reggiseni. Qualcosa di cui oggi nessun uomo o donna può fare a meno. Non solo, se si porta un uomo medievale sulle pagine dei negozi online, come il negozio di lingerie online "FashionPlatinum", e gli si mostra la collezione qui raccolta, avrà una crisi di nervi. Ecco un assortimento di lingerie unico nella sua completezza: body, tute, costumi di ruolo, costumi da bagno, vestaglie, bretelle, vestaglie, corsetti, calze e relativi accessori. In altre parole, tutto ciò che serve a sottolineare la femminilità, la sessualità e l'eleganza della metà più debole dell'umanità.

Tutta questa incredibile bellezza è iniziata in modo molto banale, con una scarpa romana, il calceum, che veniva allacciata intorno al piede. L'altezza dell'allacciatura saliva gradualmente lungo la gamba fino a diventare una sorta di calzamaglia. È il calceum che i ricercatori ritengono sia stato il prototipo dei pantaloni moderni. Questo momento fu messo per iscritto da un certo Franco Sacchetti, che nelle sue opere derideva chi indossava questo tipo di calzatura: "infila il sedere in una calza minuscola (calzetto)".
Un po' più tardi, quando gli abiti realizzati con tessuti costosi divennero di moda, si pensò a come proteggerli da un corpo sporco per non doverli lavare spesso. A quei tempi, infatti, il corpo veniva lavato piuttosto raramente. Infine, nel XIV secolo entrò in uso la parola latina "mutande", che significa "ciò che deve essere cambiato". Era il termine usato per gli indumenti intimi, che venivano indossati sotto i vestiti costosi.
Iniziò così la marcia trionfale dei pantaloni nei paesi dell'Europa medievale. Ma venivano indossati soprattutto uomini. Solo alla fine del XVIII secolo le mutandine si sono affermate sul corpo femminile.


